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CATEGORIE E TERRITORIO

Intervista al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Como, il dott. Fiorenzo Bongiasca

     Presidente Bongiasca, com’è essere a capo di una delle provincie più belle d’Italia? 

Il mio compito, insieme al Consiglio Provinciale e a tutti i nostri dipendenti, è quello di governare questo patrimonio di bellezza che tutti ci invidiano. Un compito che ci onora, anche se, come noto, le recenti e incompiute riforme hanno reso sempre più difficile, ma che tutti portiamo avanti con impegno, non solo per il bene dei nostri cittadini, ma anche per i tanti turisti che – anche nel difficile periodo dell’emergenza sanitaria – continuano a sceglierci. Una risorsa ineguagliabile che ci ha reso famosi e riconosciuti in tutto il mondo, ma che la politica deve essere in grado di coltivare e sostenere. Il servizio Turismo della Provincia di Como ha proprio l’obiettivo di favorire la promozione turistica del nostro territorio attraverso il coordinamento dei Comuni e la collaborazione con i principali attori del settore.

 

Quali sono secondo lei i punti forza presenti della nostra Provincia formata al suo interno da 148 comuni? 

La forza del nostro territorio risiede sicuramente nel sapere collaborare e fare squadra. La riforma delle Province ha trasformato il nostro ente in quella che viene definita ormai la Casa dei Comuni, quindi al servizio delle municipalità, un nuovo ruolo di coordinamento che la Provincia di Como sta interpretando al meglio delle proprie capacità, finanziarie, professionali, organizzative. In particolare, da anni è ormai attiva la nostra Stazione Unica appaltante, organismo deputato a fornire assistenza tecnico-amministrativa ai Comuni – ma anche ad altri enti del nostro territorio- nello svolgimento delle attività di acquisto di lavori, servizi e forniture, mentre, in tempi più recenti, abbiamo costituito il Servizio Europeo di Area Vasta che ha sede in Provincia ed assiste i Comuni nell’intercettare i fondi comunitari ed i fondi messi a disposizione dal PNRR per i progetti locali.

 

Mi consenta una domanda provocatoria, cosa si potrebbe fare di più? 

Sicuramente, attraverso il Tavolo della competitività, bisogna portare avanti l’impegno per la realizzazione del secondo lotto della Tangenziale di Como. Proprio su iniziativa della Provincia di Como, nelle scorse settimane è stata trasmessa una nota che ha permesso di riattivare la discussione e il confronto su un’opera da considerare fondamentale per il nostro territorio. Da Regione Lombardia, proprio in seguito a questa trasmissione, è arrivata un’apertura sulla riprogettazione del secondo lotto e su una possibile scelta alternativa per il suo finanziamento.

Siamo impegnati poi su diversi fronti, tutti strettamente legati alle nostre funzioni fondamentali ed in particolare strade e scuole. In campo ci sono diversi progetti, dalla Canturina bis alla Variante di Olgiate, fino ad arrivare all’idea del campus per le scuole superiori al San Martino. Si tratta di opere importanti, alla cui realizzazione devono concorrere insieme più enti.

Nell’ambito dei servizi per il lavoro, inoltre, sta continuando lo sforzo per il potenziamento dei Centri per l’impiego con l’utilizzo dei 6.800.000 di euro destinati dallo Stato e dalla Regione per questa finalità.  In particolare, in collaborazione con i Comuni di Menaggio, Lurate Caccivio, Erba e Cantù sono stati definiti i progetti di ristrutturazione degli edifici comunali da adibire a nuovi Centri per l’impiego: la spesa prevista per questi interventi ammonta € 4.500.000. La Provincia, invece, si è fatta carico della ristrutturazione di un proprio edificio, dove sarà collocato il nuovo Centro di Como stanziando allo scopo la somma di € 3.500.000

 

Un tessuto economico molto importante, i distretti presenti del Legno/Seta/Metalmeccanico   del Turismo, come ne giova la nostra provincia. Esistono alleanze? 

L’Amministrazione Provinciale di Como è partner di Lariofiere nel progetto “Make Como – Saper Fare. Far Sapere” che prevede proprio la messa in rete di realtà che, grazie alle proprie produzioni industriali e manifatturiere di eccellenza, nonché alla storia dei personaggi che hanno dato vita alle principali iniziative imprenditoriali del territorio, hanno contribuito a rendere celebre il Lago di Como nel mondo. Accanto ai luoghi famosi per le loro bellezze naturali, che hanno alimentato la fama di quello che oltre confine è noto come Lake Como, esistono altrettanti luoghi che meritano di essere valorizzati per quella che si può definire una bellezza artificiale, figlia delle iniziative imprenditoriali che hanno dato vita alle produzioni a cui intende dare risalto Make Como.

L’iniziativa è stata finanziata da Fondazione Cariplo tra Interventi Emblematici per la provincia di Como.

 

Parlando del lago, un importante opera sta nascendo in questi mesi per valorizzare la sponda del lago occidentale, la Nuova variante della Tremezzina, come procede il cantiere e quali saranno secondo lei le ricadute sul territorio? 

Il cantiere per la realizzazione della Variante sta procedendo a ritmo spedito e il termine previsto per la riapertura della strada nei due sensi di marcia, il 29 marzo, sarà rispettato. Il muro di contenimento lato lago, necessario all’allargamento dell’attuale sede stradale è stato interamente realizzato. I disagi limitati che si sono registrati in questa prima fase sono il segno che il ruolo istituzionale svolto dal Tavolo di coordinamento sulla Variante, presieduto dalla Provincia e dalla Prefettura, sta funzionando e questo anche grazie alla collaborazione dei nostri cittadini. A breve, con la collaborazione di Anci Lombardia, verrà sottoscritta la convenzione per i ristori attesi dai Comuni coinvolti nei lavori. Nei giorni scorsi, infine, si è anche proceduto alla sottoscrizione, su impulso del Prefetto, del Protocollo di legalità, strumento che consentirà di contrastare il fenomeno di eventuali infiltrazioni mafiose nelle attività di realizzazione della Variante Tremezzina.

Si tratta sicuramente di un’opera strategica e che avrà ricadute economiche e sociali importanti non solo per il nostro territorio, ma anche a livello regionale e nazionale come ha dimostrato la visita al cantiere dell’amministratore delegato della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Luigi Valerio Sant’Andrea, accompagnato dal Viceministro del MIMS Alessandro Morelli. 

 

L’essere confinanti con la Svizzera, può e deve essere visto come un’opportunità o una problematica, valutando anche il problema del dumping salariale? 

La nostra provincia è da sempre terra di frontalieri e per questo motivo l’attenzione su questo argomento è sempre stata alta. Il nostro Ente, anche attraverso l’Osservatorio permanente del fenomeno del frontalierato, che presediamo dal 2018, e la presenza nel Direttivo della Regio Insubrica, segue con attenzione tutto ciò che riguarda i comaschi che lavorano in Canton Ticino.

Il nuovo accordo sottoscritto tra Italia e Svizzera, assicurando per i prossimi anni la compensazione finanziaria, ci ha tranquillizzati, ma continueremo a impegnarci per garantire eque condizioni a chi presta la propria attività oltre frontiera. Attraverso il tavolo avviato insieme al Presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, e al Presidente dell’Associazione Comuni Italiani di Frontiera, Massimo Mastromarino, oltre che a tutti i sindaci interessati, infine, cercheremo di affrontare in maniera definitiva il problema dei ristorni.


A cura di Roberto Bonardi